Roma Film Music Festival: quando la musica diventa magia.
Dal 6 al 12 aprile 2025, nell’Auditorium Conciliazione e al Forum Theatre, Roma avrà l’onore di ospitare la 4ª edizione del “Roma Film Music Festival”: la manifestazione internazionale dedicata alle colonne sonore.
Protagonisti saranno “Avatar Live In Concert”, in prima europea con 120 musicisti diretti da Ludwig Wiki e “Profondo Rosso In Concert” (Claudio Simonetti’s Goblin) per festeggiare i suoi 50 anni.
“Il Festival che non c’era e ora c’è”
Il “Roma Film Music Festival” è dedicato alle colonne sonore, un cineconcerto che pone al centro dell’attenzione la musica e le immagini. Siamo abituati a vedere e a non a guardare, così come sentiamo e non ascoltiamo. Ebbene, è giunta l’ora di riappropriarci dei nostri forti sensi, di lasciarci trasportare dalle immagini mentre la melodia colpisce il cuore.
Scopo del Festival è quello di raccontare il cinema attraverso la musica, ma non solo. Bisogna riportare l’attenzione sulla profonda cultura che accompagna le nostre vite, giorno dopo giorno, e sulla bellezza di ricordare e apprezzare quella colonna sonora che abbiamo ascoltato anni prima.
Quante volte ci siamo ritrovati a canticchiare la musica di un film senza nemmeno accorgercene?
Parliamo di film che hanno fatto la storia, di film che, dopo tanti anni dall’uscita, ancora ritornano in mente per la loro colonna sonora. La musica, l’udito, così come le immagini hanno una potenza inimmaginabile. Entrambe giocano sul ricordo, su quella lacrima che scende perché l’emozione, del connubio musica-immagini, è troppo forte. Non può esserci un film senza musica e la sinergia di un’orchestra sul palco, magistralmente condotta, trasporterà lo spettatore all’interno d’un mondo parallelo.
Le colonne sonore sono arte, hanno una vita propria. Vivono, e sopravvivono, oltre le immagini.
Celebrare Avatar significa celebrare l’innovazione del cinema. Celebrare Profondo Rosso significa riscoprire un genere che, ormai, in Italia è quasi scomparso: l’horror.
Quindi, l’importanza di questo evento si riscontra anche al di là delle emozioni. Rievocare determinati film potrebbe portare alla rinascita e rivalutazione di un genere che, via via, è andato perduto (almeno qui in Italia). Siamo abituati ai film d’autore, drammatici, comici e anche demenziali ma l’horror, genere che potrebbe portare milioni di spettatori in sala, che fine ha fatto? Cogliamo l’occasione per riportarlo in auge.
Insomma, la musica è parte integrante della nostra vita, punta ai nostri sensi e alla nostra vitalità. Viene utilizzata per “curare”, per rievocare e per trasmettere stati d’animo unici. Ricordiamo di celebrare ciò che ancora ci dona emozioni, non lasciamoci inglobare da questa società asettica che di emozioni non ne vuol sentir parlare.
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